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Le benedizioni arriveranno

Aug 25, 2023Aug 25, 2023

(iStock)

Non ero mai stato prima in questa shul, questo ospedale ristrutturato trasformato in una sinagoga a circa due miglia da dove sono cresciuto a Brooklyn.

Il Klausenberger Rebbe era ben noto per la ri-

sistemando quelli dei suoi Chasidim che erano sopravvissuti all'Olocausto dentro e intorno al Beth Moses Hospital di Brooklyn.

Così, una mattina del 1952, durante lo Shabbat di Ki Tavo, uscii da casa mia per trovarmi alla presenza di un uomo veramente santo.

La lettura della Torah di Ki Tavo è punteggiata da 53 versetti che elencano le punizioni in serbo per Israele quando abbandonano l'insegnamento di Dio.

L'usanza ebraica impone che questi versetti siano letti a bassa voce. Il Tochacha (avvertimento) non è qualcosa che siamo molto ansiosi di ascoltare, ma se dobbiamo ascoltarlo come parte del ciclo della Torah, allora le parole sommesse, senza il solito canto drammatico, sono scioccanti.

Sono arrivato e mi sono sentito travolto dall'intensità della gente che pregava.

Secondo l'usanza, il lettore della Torah iniziò gli "Avvertimenti" in un sussurro. Inaspettatamente, dalla direzione del leggio su cui era appoggiato il rebbe venne la parola yiddish hecher (più forte).

Il lettore della Torah si fermò; i fedeli alzarono lo sguardo dalle loro Bibbie. Potrebbero aver sentito correttamente il loro rebbe? Stava ordinando al lettore di andare contro la consuetudine e di cantare il tochacha ad alta voce?

Il lettore continuò sottovoce, apparentemente concludendo di non aver sentito quello che pensava di aver sentito. Allora il rebbe picchiò sul leggio, si voltò verso la congregazione sbalordita e gridò in yiddish: “Ho detto più forte! Leggi questi versetti ad alta voce! Non abbiamo nulla da temere; abbiamo già sperimentato le maledizioni. Fai sapere al Maestro dell'Universo che è giunto il momento di inviare le benedizioni!

Il rebbe si voltò verso il muro e il lettore continuò a cantare la cantillazione ad alta voce. Avevo sentito dire che il Rebbe aveva perso sua moglie e 11 figli nell'Olocausto, ma si era rifiutato di assistere allo shivah per loro perché non poteva perdere tempo nel tentativo di salvare vite umane consentendo loro di lasciare l'Europa. Lui stesso rifiutò il visto per l'America finché i suoi Chasidim non furono salvati.

Al termine del servizio aggiuntivo, il rebbe si alzò per parlare. Le sue parole erano brevi e precise, ma i suoi occhi erano caldi d'amore, lasciando un'impressione indelebile nella mia anima. “Miei amati fratelli e sorelle”, ha detto, “preparate le vostre cose. Dobbiamo fare un'altra mossa. Dio promette che le benedizioni che seguiranno alle maledizioni arriveranno ora. Non verranno dall’America ma da Israele. È ora che torniamo a casa”.

Così venne fondato Kiryat Sanz – Klausenberg a Netanya, dove il Rebbe costruì un Centro della Torah e il Centro medico Laniado.

Rabbi Shlomo Riskinè cancelliere di Ohr Torah Stone e rabbino capo di Efrat, Israele.

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